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gli incontri in marina..
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gli incontri in marina..
Ciao a tutti, non vorrei intasare questa sezione del forum, ma avrei altri elementi da aggiungere che potrebbero essere importanti per l'ideazione del gioco..
ieri notte, in giro per la marina, abbiamo incontrato Carlo Birocchi, parecchio ehm.. sbronzo, e abbiamo chiacchierato un bel pò assieme, sopratutto riguardo il festival. forse i fumi dell'alcol, forse l'euforia estiva e il clima colloquiale che la piazza ispirava, forse che aveva solo voglia di parlarne, sta di fatto che ha espresso in modo molto appassionato e direi triste il suo rammarico per certe cose che stanno succedendo in quelle strade di marina e che in qualche modo sono legate anche al festival di marina cafè noir.
Mi spiago meglio: ci ha raccontato come procedono i preparativi e le mille persone e idee che stanno raccogliendo e tessendo assieme, con molto entusiasmo, felice che il festival sia, come sempre, una grande occasione d'incontro, d'ideazione e di relazioni vecchie e nuove che si mischiano. Questo era l'intento del festival, una possibilità creativa ma con un forte intento sociale, strettamente legato al tema degli spazi. E qui una pulce ha comunciato a farmi il solletichino dentro all'orecchio.. sicchè(latinismo) ha continuato con il suo discorso rattristandosi molto per le pressioni che da anni ormai lui e gli altri organizzatori del festival ricevono da quelle piccole attività commerciale che dentro marina sono cresciute e che di marina cafè noir si alimentano non poco nel periodo di settembre. I prezzi aumentano, si sgomita per mantenere i propri spazi attivi e aperti dirante il festival, si pongono confini e limiti allo stare assieme che il clima del festival riesce a creare tra la gente, che scadono nell'inevitabilmente motivo economico-monetario. Qualcosa che nel suo discorso sembrava ormai talmente pressante e inevitabile da non lasciargli intravedere una possibilità di opposizione che fosse concretizzabile.
Tutte le belle idee che attraversano il festival restano dei piccoli flash nella mente degli spettatori, negli spazi di marina e forse anche in quella degli artisti. Perchè non pensare di unire queste energie? perchè non approfittarne per intessere relazioni che potrebbero sfociare in nuove intuizioni, giochi, progetti? quasi quasi mi viene da dire.. perchè non provare a fare rete? perchè privarci della possibilità che i nostri piccoli atti di comunicazione non possano avere un seguito pratico, nel vivere anche questi piccoli e grandi porblemi del quotidiano? per trovare assieme delle risposte a questo tipo di problemi che a volte ci lasciano con l'amaro in bocca e sembrano invincibili?
Detto tutto questo, scritto abbastanza di getto, ho voglia di pensare il gioco in questo senso, sono argomenti e riflessioni che non sono per nulla nuovi alle nostre spiagge mentali e a certe cose che abbiamo fatto (tutte storie, roma, il piccolo progetto di gioco sull'acqua and go on). Anche solo dire questo in qualche modo -giocando- potrebbe esser un piccolo atto "rivoluzionario", dentro ad un festival che racconta tante rivoluzioni e che sembra avere questa strana voglia di far decollare le piazze.
ho un'officina in testa
un abbraccio
Mari
ieri notte, in giro per la marina, abbiamo incontrato Carlo Birocchi, parecchio ehm.. sbronzo, e abbiamo chiacchierato un bel pò assieme, sopratutto riguardo il festival. forse i fumi dell'alcol, forse l'euforia estiva e il clima colloquiale che la piazza ispirava, forse che aveva solo voglia di parlarne, sta di fatto che ha espresso in modo molto appassionato e direi triste il suo rammarico per certe cose che stanno succedendo in quelle strade di marina e che in qualche modo sono legate anche al festival di marina cafè noir.
Mi spiago meglio: ci ha raccontato come procedono i preparativi e le mille persone e idee che stanno raccogliendo e tessendo assieme, con molto entusiasmo, felice che il festival sia, come sempre, una grande occasione d'incontro, d'ideazione e di relazioni vecchie e nuove che si mischiano. Questo era l'intento del festival, una possibilità creativa ma con un forte intento sociale, strettamente legato al tema degli spazi. E qui una pulce ha comunciato a farmi il solletichino dentro all'orecchio.. sicchè(latinismo) ha continuato con il suo discorso rattristandosi molto per le pressioni che da anni ormai lui e gli altri organizzatori del festival ricevono da quelle piccole attività commerciale che dentro marina sono cresciute e che di marina cafè noir si alimentano non poco nel periodo di settembre. I prezzi aumentano, si sgomita per mantenere i propri spazi attivi e aperti dirante il festival, si pongono confini e limiti allo stare assieme che il clima del festival riesce a creare tra la gente, che scadono nell'inevitabilmente motivo economico-monetario. Qualcosa che nel suo discorso sembrava ormai talmente pressante e inevitabile da non lasciargli intravedere una possibilità di opposizione che fosse concretizzabile.
Tutte le belle idee che attraversano il festival restano dei piccoli flash nella mente degli spettatori, negli spazi di marina e forse anche in quella degli artisti. Perchè non pensare di unire queste energie? perchè non approfittarne per intessere relazioni che potrebbero sfociare in nuove intuizioni, giochi, progetti? quasi quasi mi viene da dire.. perchè non provare a fare rete? perchè privarci della possibilità che i nostri piccoli atti di comunicazione non possano avere un seguito pratico, nel vivere anche questi piccoli e grandi porblemi del quotidiano? per trovare assieme delle risposte a questo tipo di problemi che a volte ci lasciano con l'amaro in bocca e sembrano invincibili?
Detto tutto questo, scritto abbastanza di getto, ho voglia di pensare il gioco in questo senso, sono argomenti e riflessioni che non sono per nulla nuovi alle nostre spiagge mentali e a certe cose che abbiamo fatto (tutte storie, roma, il piccolo progetto di gioco sull'acqua and go on). Anche solo dire questo in qualche modo -giocando- potrebbe esser un piccolo atto "rivoluzionario", dentro ad un festival che racconta tante rivoluzioni e che sembra avere questa strana voglia di far decollare le piazze.
ho un'officina in testa
un abbraccio
Mari
Maria Laura- Messaggi : 94
Data d'iscrizione : 14.06.11
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